CULTURE DEL MONDO

conoscere, analizzare e interpretare

sabato 31 maggio 2008

Gli "uomini rossi" da noiseFromAmeriKa

Dal sito dei professori italiani d'America propongo un interessante articolo sulla scoperta, da parte di antropologi, di una tribù amazzonica fin'ora sconosciuta: quelle definita degli "uomini rossi".

Buona lettura.

J.P. Bourne


La cultura occidentale e l'antropologia

di alberto bisin, 30 Maggio 2008

Una tribù in Amazzonia mai venuta in contatto con il resto dell'umanità è stata fotografata da un aereo. Il mio commento ubriaco - the keyboard has been drinking (not me) - sulla questione.

La notizia è stata riportata da CNN stamattina e ripresa da tutti i giornali online che ho visto, incluso naturalmente il Corriere, che mi pare si sia anche preso la libertà di chiamarli uomini rossi.

Ora che sono stati individuati c'è il pericolo che siano visitati da curiosi e/o da emissari delle società minerarie che vogliono esplorare la zona. Tutti i commentatori, e gli antropologi in particolare, urlano perché questo non avvenga. Ad esempio,

Quel che sta accadendo in questa regione è un crimine enorme contro la natura, le tribù, la fauna e non è altro che la testimonianza dell'assoluta irrazionalità con cui noi, i 'civilizzati', trattiamo il mondo.

dice Josè Carlos dos Reis Meirelles, di Survival International (l'organizzazione che ha organizzato il volo sopra la tribù nella speranza che l'opinione pubblica mondiale fermi le società minerarie).

Ed ecco il mio commento ubriaco:

Ci sono due ragioni per lasciare la tribù in pace: i) c'è il pericolo che a contatto con il mondo civilizzato soffrano gravemente di malattie a cui non sono immunizzati; ii) "queste popolazioni sono uniche: una volta sparite, lo saranno per sempre" (nelle parole di Fiona Watson, sempre di Survival International.)

Il primo è un punto serio, serissimo. Ci deve essere però il modo di ovviare al problema, da un punto di vista medico. Il secondo punto suona un po' self-serving da parte degli antropologi (e io sono uno di quelli che ha Man the hunter sempre a portata di mano). Suona come se un economista dicesse: "chiudete la Banca Mondiale, che sta riempiendo l'Africa di danaro", quando non abbiamo ancora modelli di crescita che funzionano (nessun problema cari colleghi, non c'è pericolo che la Banca Mondiale abbia alcun impatto rilevante in Africa).

Ma soprattutto: non gliene frega a nessuno di quei poveracci con la pancia dipinta di rosso che vivono in mezzo ai serpenti in capanne di paglia, e che tirano frecce spaventati agli aerei degli antropologi? O davvero la stima che abbiamo della cultura (civiltà) occidentale è così bassa che pensiamo che stiano meglio loro? Vabbe', c'è il buon selvaggio ... gli antropologi hanno sempre costruito miti un po' arditi, fa parte del loro mestiere (anche se poi si fanno prendere in giro da due ragazzine selvagge, ma sveglie e vivaci, come è successo a Margaret Mead). Ma davvero nessuno pensa che la cultura (civiltà) occidentale sia un regalo di valore? Lo so che si dirà che i nostri poveri uomini rossi finirebbero per ubriacarsi (per davvero) nei peggiori bar di Manaus. Ma siamo sicuri che ciò sia peggio che tirare frecce agli aerei degli antropologi? E le successive generazioni? Nessuno ci pensa?

P.S. Sobriamente, ora: non sono affatto convinto che dovremmo andare a parlarci con questi signori, né che dovremmo scavare la loro terra alla ricerca di minerali (anche se potessimo evitare le loro frecce e aiutare loro ad evitare le nostre malattie). Però mi pare davvero grave che la cultura (civiltà) occidentale non abbia in sé la forza di dire "andiamo ad acculturarli (civilizzarli)" come facevano una volta i missionari e i colonizzatori. Certo che i missionari e i colonizzatori hanno fatto un mucchio di danni, ma ciò non implica che dovremmo lasciarli lì terrorizzati ad aspettare il ritorno del grande uccello pieno di antropologi.

1 commento:

Laura Raffaeli ha detto...

forse hai postumi di una sbronza? perché per me non c'è manco da chiedersi se si o no: è NO e basta, cioè vanno lasciati nel loro mondo e civiltà, il fatto che sia diversa da quelle conosciute (non solo occidentali)non significa che sia meglio o peggio di un'altra, ad esempio la nostra.
alle malattie manco ci penso, penso a mettere un punto sullo scempio della foresta amazzonica e suoi abitanti, unico polmone di Terra e unici veri umani rimasti qui secondo me.
gli antropologi dovrebbero dire la verità: anche i "missionari" delle grandi conquiste hanno lasciato loro scritti e studi, ma sulla pelle di milioni di quelli che chiamavano "selvaggi".
l'uccello volante? ma chi è così sicuro da sapere che per loro un aereo è un uccello volante?? magari quelli già conoscono astronavi e riescono a vederle (ufo o altro di invisibile che solo la nasa conosce pare)... queste cose dette alla stampa modiale sono la presunzione di laureati occidentali al gioco di chi "conquista" e "colonizza", missioni spaziali comprese.
ciao, laura (ma quanto hai bevuto?? :O)))

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