CULTURE DEL MONDO

conoscere, analizzare e interpretare

mercoledì 2 gennaio 2008

Nessuno osi: la mia provocazione


Quanto scritto nel post titolato "Nessuno osi" di venerdì 14 dicembre 2007, riferito a quanto scritto Ian Fisher, corrispondente del N.Y.T, voleva essere solo un'interpretazione, meglio ancora provocatoria. Da parte mia ovviamente. Provocatoria perchè il sottoscritto pensa, alla luce di quelle che sono le attuali condizioni del paese, che non solo gli osservatori esterni si possano e si debbano permettere di esprimere dei giudizi riferibili al nostro Belpaese, ma sia doveroso la dove una nazione, il suo popolo abbia perso il senso del luogo e del tempo: dicamolo pure che questa che noi viviamo quotidianamente è la nostra crisi, quella che ognuno di noi vive sulla propria pelle, ma che si stenta a riconoscere, o meglio ad ammettere. Forse non siamo abbastanza coraggiosi nel farlo, ossia ammettere a noi stessi di quanto noi siamo vittima del disagio da noi stessi provocato. Abbiamo avuto la non curanza di generare un mostro, quel mostro che noi stessi cerchiamo di cacciare dai nostri pensieri, ma ch'è costantemente presente nella vita, nella quotidianità di ognuno di noi: il malessere. Quello che noi tutti gridiamo coralmente "non ci fa arrivare alla fine del mese", quello che noi giovani e meno giovani rifiutiamo e gridiamo per un lavoro non riconosciutoci come prescritto dalla legge fondamentale del Belpaese: la Costituzione della Repubblica italiana. Quei diritti negati a tutti quei cittadini che non hanno la voce per gridare il dissenso e le difficoltà, o ai quali non viene data la possibilità di esprimerla così come la nostra osannata Costituzine preiscriverebbe. I diritti negati, sotto forma di "sistema burocratico non funzionale", in altri termini non efficiente. I diritti negati e violati nei confronti di tutti quei cittadini abili e diversamente abili, molto spesso vengono relegati ai margini del nostro sistema sociale. Quel sistema sociale che rappresenta il sovrasitema di quello politico, nel momento in cui questo risulta esserne un suo sottosistema. Qual è il problema? Il nostro problema? Quello di essere delle vittime, ma anche i carnefici di noi stessi, il popolo italiano. Il cittadino italiano. Quello dei tanti doveri e dei limitati diritti. Quello del sacrossanto dovere di pagare le tasse e di non lamentarsi quando realmente si sta male. In tutti i sensi.

Qual è il problema? Semplice: l'aver costruito e curato la nostra arma letale: una classe politica autoreferenziata. Che continua ad esserlo.

J.P. Bourne

1 commento:

Anonimo ha detto...

aggiungo una cosa, visto che citi anche noi disabili: sapevi che la costituzione italiana, che qualcuno voleva anche modificare prima di vederla ancora attuata, dal 1948... solo nel 2008 è anche stampata in braille? questo non significa che molti ciechi che, a fatica e tra miliardi di difficoltà, si sono laureati in legge, non l'avessero letta prima, perchè basta avere un file di testo online, ma il braille rimane il mezzo più diffuso tra i ciechi, purtroppo. dico purtroppo perchè i costi di una stampante e carta braille, per poter avere il testo online in tale metodo di scrittura e lettura, sono pressochè inaccessibili da molti disabili visivi, per quanto costano. e la asl? non rimborsa, come non rimborsa tutta la spesa sostenuta da noi disabili visivi per un pc e suoi accessori, che hanno consentito finora la lettura della nostra costituzione.
magari ci fossero più critici all'esterno di questo nostro paese, forse tante cose non se le potrebbero più permettere! sono italiana e me ne vanto, lo stesso dico della mia disabilità, la cecità, nonostante sia sopraggiunta in età adulta, sai perchè? perchè a differenza di molti altri connazionali, capaci solo a difedersi e ad offendersi se qualcuno ci critica giustamente (stimoli per un paese arretrato come il nostro e non altro, invece), io vedo oltre ciò che è l'apparenza virtuale con la quale i nostri politici da sempre, a parte chi fece la famosa costituzione ovviamente, quell'apparenza che diventa sempre più sinonimo di scarsa qualità anche nel suo proporsi al resto del mondo.
inutile criticare altri paesi, se da noi si muore per un incidente causato da un gatto nero che passa, o ci si intossica e si rimane incastrati sotto roghi di spazzatura, o solo nel 2008 ci si ricorda che tanti milioni di italiani non vedono.
concludo: il voto elettronico è fantascienza ancora in italia, ma perchè non stampare le schede elettorali anche in braille, come in spagna?
ciao, un caro saluto, blindsight

Ascoltare in silenzio

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